BY: Laura Larcan
Lì dove c’era un drugstore, ora c’è un frammento di città inimmaginabile. Cappelle affrescate, ambienti rivestiti di mosaici e stucchi, sequenze di colombari intatti, corredi preziosi, ceramiche e statue che echeggiano riti e usi quotidiana di duemila anni fa. Un orizzonte di storia, che racconta la Roma della via Potuense, sorta lungo il tracciato che portava al mare, alle saline (il vero business dell’antichità), a Portus, la ciclopica città portuale dell’impero.
Siamo in via Portuense 317, al cospetto della Drugstore Gallery (un nome scelto non a caso per evocarne il passato prosaico). È il progetto ambizioso, quasi una sfida, della Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma Margherita Eichberg: riportare alla luce e valorizzare i monumenti di un territorio strategico di Roma a partire dalla sua famosa grandissima Necropoli Portuense. La visita è un tuffo al cuore.
SOURCE: http://www.ilmessaggero.it/
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