L’emigrazione italiana di inizi ‘900 nel docu-film ‘America’

Apr 19, 2013 1511

Debutta il 1° maggio al Teatro Delle Energie, di Grottammare (AP) il docu-musical "America", data che onora la festa del lavoro perché di questo parla lo spettacolo, evocando il grande fenomeno dell'emigrazione italiana di inizio Novecento, quando masse di lavoratori si spostarono per il mondo e soprattutto in America.

Il lavoro è frutto della collaborazione tra il compositore Guido Cataldo ed il performer Simone Sibillano al suo esordio nel ruolo di regista. In scena, oltre a Sibillano, anche Valeria Monetti.

La trama dell'opera è ispirata a vicende e testimonianze, di quanti vissero il flusso migratorio del secolo passato, ed è incentrata sul viaggio di un gruppo di emigranti italiani che, provenendo da diverse città dell'Italia Meridionale, nel 1910 si imbarcarono alla volta di un'America tanto lontana quanto ideale, in cerca di lavoro e di futuro. Seguendo il ritmo scandito del viaggio, lo spettacolo si scompone in tre parti: l'inizio dell'opera è ambientato nei Paesi del Sud Italia, mostrando frammenti di vita quotidiana del tempo, ponendo in luce le difficoltà sociali e il tormentato rapporto di amore-odio tra una terra madre ormai sterile e ingenerosa e i sui figli, futuri emigranti. In una simile realtà fatta di povertà, frustrazione e pregiudizio, continuano tuttavia a sopravvivere sogni di speranza, segni di una indomita volontà a non soccombere e cercare nuovi inizi. Le storie dei diversi personaggi, ciascuno con un proprio passato e un personale bisogno di futuro, si intrecciano come la trama di un unico tessuto: spinto dalle proprie ragioni giunge ognuno al porto, per abbandonare la sua terra, la sua casa.

Fonte: AISE

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