BY: Giangi Cretti
“Le previsioni, va da sé autorevoli, sono rosee. A quelle, con legittima speranza, ci affidiamo. Raccontano di un export, rigorosamente targato Made in Italy, proiettato in crescita del 4% annuo a valere per il prossimo quadriennio. Chimica, mezzi di trasporto e agroalimentare tra i settori più dinamici; segnalato in aumento, seppur con le dovute cautele viste le avversità congiunturali degli ultimi tempi, anche quello della meccanica strumentale, che resta il primo settore per valore di esportazioni.
Uno scenario che può apparire sorprendente, ma sul quale osservatori ed operatori concordano: nonostante gli allarmi circa le limitazioni al commercio e la persistente incertezza, le opportunità offerte dall’interscambio globale non sono affatto destinate a perdere d’attualità”. Partono da qui le riflessioni che Giangi Cretti affida all’editoriale con cui apre il nuovo numero de “La rivista”, mensile che dirige a Zurigo. “Condizione necessaria, per cogliere al meglio il potenziale che si profila all’orizzonte: le imprese (ma, forse, anche il governo) devono dotarsi di una chiara strategia sulle destinazioni da privilegiare e di adeguati strumenti per valutare rischi e opportunità.
SOURCE: http://www.aise.it/
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