Così Lavazza e Benetton hanno "occupato" New York

May 31, 2016 869

Una volta, c'era "solo" l'export del Made in Italy. Che non era niente male, peraltro, perche' dava profitti alle aziende che sapevano fare prodotti vincenti sui mercati internazionali, lavoro ai loro dipendenti, e prestigio al Paese. Oggi la missione industriale-commerciale resta per tutti gli imprenditori l'ovvia ragione per espandere le attivita', ma per alcuni capitani d'impresa non e' piu' l'unica. Arano altri campi, seminano nuove idee. Pensano a come rendere piu' bello e migliore il mondo finanziando istituzioni consolidate di riconosciuta qualita', o inventando progetti artistici innovativi.

In casuale, ma proprio per questo significativa contemporaneita', ci sono due esempi di questo fenomeno in questi giorni a New York, dove Lavazza e Benetton hanno "occupato" la scena artistica con la partecipazione a due eventi di grande ambizione culturale, uno al Guggenheim a Manhattan, l'altro al Pratt Institute di Brooklyn, universita' rinomata nel campo del design.

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Source: http://www.liberoquotidiano.it/

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