USA e Italia celebrano i primi 50 anni nello spazio insieme: seminario all'Ambasciata di Washington

Feb 24, 2013 811

Il prossimo 19 marzo all'Ambasciata d'Italia a Washington verranno celebrati i 50 anni di collaborazione spaziale tra Italia e Stati Uniti.

Era il 1962 quando l'Italia firmò il primo accordo con la Nasa per lanciare il suo primo satellite dalla base di Wallops Island, in Virginia, cui seguì il primo lancio di un satellite italiano dalla base italiana a Malindi, in Kenya. La prima missione congiunta NASA-ASI, LAGEOS, è invece data 1992: l'obiettivo, un quella occasione, era studiare la geodesia e la geodinamica della terra.

Sempre nel 1992 iniziò la missione "Tethered" che invece studiava la ionosfera.

La missione interplanetaria Cassini-Huygens, ancora in orbita, è stata lanciata nel 1997 con l'obiettivo di osservare Saturno e il suo satellite, Titan.

Nel 2011, la squadra italiana è stata insignita del prestigioso "Smithsonian National Air and Space Museum Trophy" proprio per i risultati raggiunti in questa missione.

Dal 2005 ad oggi, molti esperimenti scientifici targati Italia sono stati condotti a bordo di missioni Nasa. Nell'ambito dell'International Space Station (ISS), ASI e NASA hanno stabilito una partnership forte e privilegiata che affonda le proprie radici nel Memorandum siglato nel 1997.

L'Italia ha prodotto circa il 50% del volume pressurizzato della stazione spaziale, i tre moduli logistici multifunzionali (MPLM) - in collaborazione con la NASA - la Cupola e i Nodi 2 e 3 in collaborazione con l'ESA. Dal 2011 uno dei tre moduli è stato fissato in modo permanente la ISS.

La cooperazione italiana nella stazione spaziale ha portato, in questi anni, anche grandi opportunità per i nostri astronauti: Franco Malerba (1992), Umberto Guidoni e Maurizio Cheli (1996), Umberto Guidoni (2001), Paolo Nespoli (2007) e Roberto Vittori (2011). I due nuovi astronauti dello European Astronaut Corps, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, partiranno, rispettivamente, nel 2013 e nel 2014.

Di tutto questo si parlerà a Washington, il 19 marzo, dalle 10.00 alle 16.30.

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