di Liliana Rosano
New York se fosse un'opera teatrale sarebbe sicuramente il Faust di Goethe mentre il luogo teatrale per eccellenza della Grande Mela é la metropolitana. Viene dal teatro dei grandi nomi, Orietta Crispino, triestina di nascita, ma dal 2000 a New York.
Dopo aver frequentato il Teatro Piccolo di Milano e lavorato con Giorgio Strehler e Massimo Castri, Orietta si apre al teatro sperimentale a alla visual art lavorando anche sul corpo come strumento di comunicazione. Arriva a New York per la prima volta nel 1997 e si lascia subito contaminare dai vari linguaggi e modelli sperimentali. Dai grandi spazi teatrali italiani ai piccolo spazi newyorchesi, quelli underground, sperimentali, dove il teatro si vive ogni giorno come scelta, si discute, si crea.
Fonte: La Voce di New York