Con il titolo ”New York New York” si apre domani una mostra ricca di 150 opere e divisa in due sedi, il Museo del Novecento e le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, che, come spiega il curatore Francesco Tedeschi, indaga sui «legami con gli Stati Uniti e in particolare con l’ambiente e la città di New York che hanno dato all’arte italiana del Novecento l’opportunità di una presenza internazionale», fino a collocarla «in una posizione preminente nell’idea di modernità ». L’esposizione rimane aperta fino al 17 settembre.
Si comincia, al Museo del Novecento, con artisti come Giorgio de Chirico, Fortunato Depero e Corrado Cagli che fin da prima della seconda guerra mondiale viaggiarono a lungo negli Stati Uniti (o vi si trasferirono in seguito alle leggi razziali, com’è il caso di Cagli): ne uscirono opere spesso visionarie, metafisiche, soggiogate dall’idea della città suprema e in continuo movimento.