Da circa un quarto di Secolo, ogni quattro-cinque anni, varchiamo il portone del palazzetto signorile che a Park Avenue ospita il Consolato Generale di New York, per intervistare il nuovo “generale in capo” da poco arrivato.
Prima per America Oggi, da otto anni per La Voce di New York, di consoli generali ne abbiamo visti tanti, tutti accoglienti, bel sorriso e tante speranze. Questa volta, dopo la visita a Fabrizio Di Michele, che è arrivato da meno di due mesi, restiamo impressionati da due fatti. Uno più personale, un altro perché proprio inedito.