Fausto Panizzolo, il ricercatore italiano che ad Harvard aveva lanciato con successo il progetto di un esoscheletro per la riabiliatazione motoria, altamente tecnologico ma indossabile come una tuta leggera, è rientrato in Italia da circa un anno. Una scelta la cui genesi merita un’analisi e forse anche un applauso: cosa spinge un brillante ingegnere a mollare, si fa per dire, una promettente carriera nel miglior ateneo americano per rientrare nella Penisola?
Panizzolo, che oggi ha 36 anni, ha infatti spostato la sua attività di ricerca e sviluppo in bio-meccanica e analisi del movimento dagli Stati Uniti a Padova. La stessa città da dove era partito circa 7 anni prima appena laureato in ingegneria biomedica alla volta di laboratori internazionali.