di Igor D'India
Nel 1965 Walter Bonatti, famoso alpinista, esploratore e inviato della rivista Epoca, realizzò un affascinante reportage sulla sua traversata solitaria in canoa dei fiumi Yukon e Porcupine, sulle tracce dei cercatori d'oro, dei quali tanto aveva letto nei romanzi di London. Dopo aver fotografato il Chilkoot pass vicino Whithehorse, si spostò per un sopralluogo nel Klondike, in attesa della fine dell'inverno. Ebbe quindi modo di vivere l'emozionante momento dell' ice breakup ( il 19 maggio 1965), andò in giro per le valli di Bonanza ed Eldorado scoprendo le numerose tracce della Gold Rush e cominciò a conoscere gli abitanti del posto.
Non appena il fiume divenne navigabile Bonatti partì in canoa da Whitehorse, si fermò per tre giorni a Dawson city, per poi proseguire fino a Fort Yukon (Alaska) . Da lì volò a Old Crow, nuovamente in Canada, e pagaiò, in appena quattro giorni, il fiume Porcupine, che lo ricondusse a Fort Yukon. Uno dei motivi che mi hanno spinto fin qua è proprio il racconto di questo suo viaggio nel libro In terre lontane.
Fonte: La Voce di New York
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