L’ultimo cartaio di Fabriano: “Io, come un artigiano del ’200”

Jan 14, 2016 560

di Federico Taddia

«Io non faccio una carta qualsiasi, io faccio la tua carta, esclusiva e personalizzata. Non mi serve a nulla essere bravo come un artigiano del 1200, sarei solo una rievocazione storica: io voglio essere bravo oggi, utilizzando la stessa tecnica di ieri per realizzare prodotti eccellenti, attuali e appetibili nel contemporaneo».

Il tino, in cui l'acqua e la cellulosa di cotone si fondono generando una pasta liquida, fragile e sfuggevole. Il feltro, morbido e accogliente, su cui posare la carta in attesa dell'asciugatura. La pressa, solida e possente, con la quale togliere l'acqua in eccesso e imprimere con lastre d'acciaio figure e texture sulla superficie del foglio. 

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Source: http://www.lastampa.it/

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