BY: Simona Brandolini
Scampia, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio. L’istituto tecnico Fermi, il carcere e la Federico II. Cosa hanno in comune? La multinazionale Cisco. Che ormai da tempo ha deciso di investire su Napoli, anzi sul capitale umano napoletano. «Perché qui abbiamo trovato bellezza ma soprattutto competenze. Il nostro ceo, Chuck Robbins, è rimasto affascinato dalla Federico II ma anche da Capodimonte. Dalla capacità di un manager della cultura di proiettare un museo nel futuro».
Agostino Santoni è l’ad di Cisco Italia, manager formato all’americana ma con le radici ben piantate in patria. Oggi con Susie Wee, vicepresidente e Ctc DevNet Innovation di Cisco, inaugura il Cisco Digital Transformation Lab, dove si formeranno giovani esperti di innovazione. Prosegue: «I nostri colleghi americani amano l’Italia, ma voglio chiarirlo siamo a Napoli non perché è bella, ma perché abbiamo incontrato le persone giuste, come per esempio il professor Giorgio Ventre».
SOURCE: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it
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