USA: in kayak da New Orleans a Tampa, Faresin vince un'altra sfida

Jan 04, 2013 1668

Viaggio come avventura e come sfida. Come riscoperta di un rapporto autentico con la natura e con la gente. Come espressione concreta di solidarieta' e di amicizia. Sono questi gli ingredienti delle imprese off-limits di Beppe Faresin, il canoista vicentino balzato piu' volte agli onori della cronaca per avere raccolto con successo fondi per l'Unicef pagaiando nei mari e nei fiumi del mondo.

L'impresa appena conclusa non e' da meno: Faresin, partito alla fine del mese scorso dal delta del Mississippi, ha raggiunto questa mattina Tampa, in Florida, dopo aver attraversato in solitaria il Golfo del Messico per quasi 1500 chilometri.
Ad accoglierlo c'era una numerosa comunita' italo-americana e il Sindaco della Citta', Bob Buckhorn, a cui Faresin ha consegnato una lettera personale del Governatore del Veneto, Luca Zaia, una preziosa riproduzione in vetro di Murano e un libro sull'arte, l'architettura e il paesaggio della Regione. A Buckhorn Faresin ha fatto infine firmare la bandiera italiana, la stessa che ha sventolato sul kayak durante i 22 giorni del suo ultimo viaggio-avventura.
Un gesto di ''rito'' per questo intrepido sessantenne che negli anni, con le sue imprese, si e' conquistato i galloni di ''ambasciatore dell'Italia e del Veneto''. Il suo ''battesimo'' in canoa fu alla fine degli anni '70 sul Rodano, da Briga fino a Marsiglia. Poi, dopo qualche altro viaggio non portato a termine, la prima impresa di successo abbinata a una causa benefica, quattro anni fa: l'attraversata del Danubio, da Vienna a Belgrado, raccogliendo 1 euro per ogni chilometro da destinare ai progetti Unicef per i bimbi colpiti dal terremoto di Haiti.

Dopo quella prova riuscita, nel 2011, Faresin affronta per la prima volta il Mississippi, da Minneapolis a St. Luis, questa volta per portare solidarieta' e sostegno alle aree colpite dall'uragano Katrina del 2005.
Quello appena concluso, da New Orleans a Tampa - spiega Faresin - e' un viaggio che continua simbolicamente e concretamente quello effettuato l'anno scorso ''perche' queste zone, cosi' come tanta parte del Veneto nel 2009, sono state sommerse dall'acqua e hanno dovuto fare i conti con la forza di eventi estremi ed incontrollabili''. Da "moderno esploratore", cosi' ama definirsi, Faresin ha percorso i canali paludosi del delta del fiume e circa 40-50 km di mare al giorno in acque non facili. Sulla tabella di marcia c'e' un piccolo ritardo ma per Faresin, anche questa volta, la missione e' compiuta. Ha scoperto angoli del Golfo del Messico altrimenti irraggiungibili, portato a termine la raccolta di fondi per l'Unicef e stretto tante mani incluse quella del Sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu e del Console onorario italiano in Louisiana, Arnaldo Partesotti. Una missione - precisa - "completamente autofinanziata", e portata a termine durante le sue vacanze. Le vacanze speciali di Beppe Faresin, ex sommozzatore dell'Agip oggi venditore di prodotti italiani all'estero, termineranno sabato, con il suo rientro in Italia.

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